Who is Alice Curator(Introduction Ita.)

Alice! Con le tue morbide mani
Porta via questa storia piena di innocenza
E abbandonala nelle trame misteriose dei ricordi.
Là dove si intrecciano i sogni di quand'eravamo piccini.
Come un fascio di fiori ormai appassito
di un pellegrino venuto da un Paese lontano,
molto lontano



LEE, Chu-young
Curatore/ Museo Nazionale d'Arte Contemporanea



Venezia: città fantastica sull'acqua, destinazione da sogno che tutti i cittadini del mondo desiderano visitare almeno una volta nella vita. Venezia, con i suoi antichi edifici immortalati in una bellezza che non conosce il tempo, con le sue gondole che ondeggiano nei suoi stretti canali. Venezia, con la sua cinquantacinquesima edizione della Biennale...


In occasione di questa manifestazione, delle vere Olimpiadi di Arte, gli operatori del settore competeranno per dimostrare le peculiarità artistiche del proprio Paese. A differenza di altre manifestazioni nel mondo assai criticate per le discutibili scelte degli autori e per le loro tendenze all'omologazione, la Biennale di Venezia rimane ancora oggi un riferimento per gli artisti di tutto il mondo, l'evento artistico che meglio rappresenta le nuove tendenze dell'Arte internazionale.


La Corea è stato il secondo Paese asiatico a prendere parte sia alla Biennale di Arte che di Architettura di Venezia, con un proprio padiglione costruito nel 1996. Quest'anno, in particolare, si è impegnata a organizzare delle mostre parallele per meglio presentare al pubblico internazionale l'arte contemporanea coreana. Vi prenderanno parte aspiranti artisti che hanno studiato presso le migliori università d'arte coreane, artisti già attivi in Europa e negli Stati Uniti e infine artisti professionisti ormai affermati.


Il Museo Nazionale d'Arte Contemporanea, fondato nel 1969, è il Museo nazionale più rappresentativo della Corea. Nel mese di novembre del 2013 verrà inaugurata una seconda sede internazionale nel centro di Seoul (National Museum of Modern and Contemporary Art, Seoul). La mostra Who is Alice? presenta una selezione delle settemila opere della collezione del Museo ed è stata progettata per rivelare l'originalità dell'arte contemporanea coreana.
Ispirata alla fiaba di Lewis Carroll, 'Alice nel Paese delle Meraviglie', Who is Alice è una rassegna delle opere di giovani artisti coreani che, con una fantasia sorprendente, valicano i confini di spazio e di tempo e si addentrano con grande naturalezza in mondi d'irrealtà e di pura fantasia.


Il 'Light Box', sede della mostra, è situato in un'area strategica: in Strada Nuova, nei pressi del Ponte di Rialto, simbolo di Venezia. I visitatori che per caso assisteranno a questa mostra nel bel paesaggio di Venezia riceveranno l'invito da protagonista a un viaggio nel tempo: avranno, cioè, il privilegio di valicare i confini spazio-temporali, esattamente come Alice nel Paese delle meraviglie nella tana del Bianconiglio. In questa esperienza la realtà si mescolerà a una fantasia, che ha preso forma grazie allo spirito immaginativo degli artisti coreani.


Il pubblico vivrà un'esperienza unica nella quale perderà la cognizione del tempo reale e verrà assorbito completamente nelle storie realizzate dalla libera creatività degli artisti. Le dieci piccole stanze del 'Light box' si uniscono le une alle altre come le pagine di una fiaba. In ognuna di loro il pubblico si immergerà in storie intriganti, narrate da personaggi a lui sconosciuti.



Stanza I.

A flight of antique stairs later, you will receive a welcome in the form of U-Ram Choe's Pendulum of Secret- a web of light bulbs studding the ceiling. Emanating a curious glow, those mechanic life forms seem to have sprouted on their own, out of nowhere, like a scattering of plants stealthily tucked into a patch of penumbra. They mark the entry into the strange world about to unfold in which boundaries of time and space would seem in constant flux.

Un paio di orologi grandi disegnati sullo sfondo bianco e nero, The Time (Il Tempo, Tav.2), racchiudono i concetti essenziali che compongono tutte le creazioni del mondo: Yin-Yang, Tempo-Spazio, Luce-Ombra. Le opere di Young-Geun Park raffigurano un tempo surreale, capace di valicare i confini di passato, presente e futuro.


Stanza II.

Accoglie i visitatori il ritratto di una donna dai capelli neri e folti. La donna nell'opera Untitled (Senza titolo, Tav.3) di Jung-Wook Kim diffonde una sensazione misteriosa nel profondo buio, stimolando negli osservatori un senso di riverenza. Gli occhi neri di cui non si riesce a misurare la profondità sembrano racchiudere numerose storie e la graziosa posa delle sia mani ricordano la Vergine Maria. L'edificio anticheggiante realizzato in pellicole di plastica trasparenti si presenta come un'immagine tridimensionale; a tratti non si riesce più a distinguere se lo spettatore si trovi al suo esterno oppure al suo interno. Myung-Keun Koh stampa sulle pellicole le immagini di antichi edifici europei e le assembla in una struttura tridimensionale. Dreams of Building (Sogni d'edificio, Tav.4) invita il pubblico a una ricca immaginazione, attraverso la fusione di fotografia, scultura e architettura.


Stanza III.

Sei appendiabiti decorati con oggetti che fanno parte della nostra quotidianità - piante di plastica, maglie in fili di diversi colori, corde e funghi secchi - sono puntellati da lampadine luminose. Si intitolano Female Natives (Indigene, Tav.5) e sono un'opera di Hae-Gue Yang. Con le loro insolite forme, essi creano un'atmosfera esotica e misteriosa, simile a quella della fiaba di Alice. Il pubblico che si trova in questo spazio avvertirà una strana sensazione, si sentirà un intruso.

The Tree (L'albero, Tav.6,7) di Myoung-Ho Lee evoca un quadro surrealista, ma altro non è se non l'immagine di un qualsiasi albero di un comune parco o bosco. L'effetto dello sfondo di tessuto bianco e delle luci lo isola dal paesaggio circostante, rendendolo capace di una bellezza davvero sui generis. Il suo fascino è esaltato dalla frase di una nota poesia moderna coreana: 'Quando l'ho chiamato per nome, egli venne da me trasformandosi in fiore.'


Stanza IV.

Vengono proiettate sulla parete le immagini di persone normali. Un operatore cinematografico diventa il pilota di un aereo da caccia e il ragazzino che lavora dal benzinaio diventa un pilota automobilistico. L'artista, Yeon-Doo Jung, nel suo Bewitched (Stregati, Tav.6) strega la gente comune, di ogni età e nazionalità, realizzando i suoi sogni come il genio della lampada. Pur trattandosi solo di magie istantanee e fugaci, i visitatori non riusciranno mai più a dimenticarle.

Un personaggio con due teste si trova accanto alla finestra: si tratta di una scultura di immagini di O-Sang Gwon dal titolo A Statement of 420 pieces on Twins (Tav.7).
L'artista dopo aver fatto diverse centinaia di scatti a vari soggetti, li ricompone in una scultura tridimensionale. Le immagini appaiono come un doppio ritratto del nostro Ego, in continuo conflitto nella nostra mente fra tra gioia e rabbia, tra curiosità e indecisione.


Stanza V.

Il grande ritratto delle ragazze appeso alla parete si intitola Cosmetic Girl (Ragazza cosmetica, Tav.8), ed è opera di Hein-Kuhn Oh, fotografo famoso per i ritratti che catturano particolari personaggi di particolari categorie della società coreana.
Secondo l'artista, il trucco pesante delle ragazze adolescenti 'serve a loro per rivelare la propria femminilità, ma anche per nascondere l'ansia della propria identità'.
Sui loro volti, su cui sono visibili anche peli e brufoli, si incrociano delicatamente una forte curiosità per il mondo sconosciuto e per l'ansia del loro Ego immaturo.

Dong-Wook Lee è noto per delle piccole sculture iperrealiste, sofisticate e fantastiche. Green Giant (Gigante verde, Tav.9), gigante verde caduto nel barattolo di mais, I wished (Ho sperato, Tav.10), uomo forzuto che fuoriesce da una confezione di un wurstel, Dolphin safe (Delfino al sicuro, Tav.11), balena bianca in una scatola di tonno, sono tutti protagonisti di un mondo dove lo sguardo umano spesso non arriva, un mondo con un ambientazione simile a quella del cartone animato 'Toy Story'.


Stanza VI.

In volo un paio di ali realizzate con diverse decine di mani, sezionate trasversalmente, gonfie, che si stringono fra loro, che raccontano una nuova versione del mito di Icaro. Il tragico sacrificio di numerose esistenze è indispensabile per rendere immortale il mito di un eroe. The Wing (Ala, Tav.12) di Xoo-Ang Choi rappresenta l'ironia della crudele passione di alcune esistenze, che si sono sacrificate in nome di una grande ideologia.


Stanza VII.

Un fantastico parco giochi in periferia di una città, un tempo sempre affollato si è trasformato in uno spazio desolato e inconsueto. Le opere della serie To Alice (Ad Alice, Tav.13) di Hong-Chun Park annulla i movimenti della folla del parco, come se fosse polvere, ci colloca in una strana sensazione surreale simile a quella di un film di fantascienza in cui gli esseri umani spariscono all'improvviso o a quella di una fiaba come il Paese delle Meraviglie.

Nello spazio espositivo che ricorda un parco giochi abbandonato, gira lentamente una bella giostra custode di sogni dell'infanzia, intitolata Merry-Go–Round (La giostra, Tav.14) di U-Ram Choe. Tuttavia dopo un po', la giostra comincia a girare a una velocità incontrollabile spinta da una forza centrifuga, come se stesse per schizzare via da un momento all'altro.
Il movimento inaspettato della giostra infonde inquietudine, come un incubo di una calda notte d'estate.


Stanza VIII.

Corna, canini e corazze sono le armi di attacco e di difesa degli animali. Nell'opera di Beom Kim, Horns. Canine Tooths and Shells (Corna, canini e corazze, Tav.15), due uomini nel display mostrano come comuni oggetti domestici (ventilatore, orologio, sedia, frutta) possano essere usati come armi per uccidere.
Il video inizialmente comico, sia per il tono pacato della voce narrante, sia per la recitazione dei personaggi (amici dell’artista), trascina ben presto il pubblico in scene impreviste.


Stanza IX, X.

Si tiene una strana festa cui partecipano scheletri trasparenti. L'opera The Youth of Bacchus (La gioventù di Bacco, Tav.16), dell'artista Doo-Jin Kim, ispirata a La gioventù di Bacco, la celebre opera del pittore Neoclassico William Adolphe Bouguereau, rimpiazza i personaggi della tela con crani e scheletri. L'autore elimina i corpi dei personaggi e tutti gli stilemi ad esso legati: quello di sesso, di razza, di bellezza/bruttezza, di spiritualità/materialità. Che ne dite di far parte in questa dolce e scheletrica festa di Bacco?

Lo scheletro intero come se fosse un pezzo in esposizione al Museo di Storia Naturale è Lepus Animatus (Tav.17) di Hyeong-Ko Lee. Il vero protagonista di questo scheletro è Bugs Bunny, la star di un cartone animato. L'artista riesce a ricostruire tutte le parti del corpo con l'utilizzo di nozioni di biologia, anatomia e antropologia, lavorando al progetto minuziosamente: questo suo metodo stride con quello adoperato dagli archeologi per trovare i resti dei dinosauri e per studiare le loro abitudini e forme. Fra le ossa vere di un dinosauro e quelle finte di Bugs Bunny, un protagonista a noi familiare, quale vi sembra più verosimile?



L' 'arte' è un atto creativo che mette a nudo esseri ignoti celati sotto la cruda apparenza e perennemente in bilico tra realtà e fantasia. Personificazione della curiosità, l' 'artista' tiene ben saldi i suoi piedi su questa terra, ma fa capolino con la testa all'interno di uno spazio di pura immaginazione; è un cuneo conficcato nella razionalità dietro cui si trincera la nostra realtà.


La 'fantasia' e la 'realtà' stridono fra loro: la prima appare inconsistente, la seconda tediosa... eppure sono entrambe incomplete e hanno senso solo grazie all'esistenza dell'altra: sono esattamente come due facciate di uno stesso foglio di carta. La fantasia in assenza di realtà è vacua, mentre la realtà senza fantasia appare ai nostri occhi desolata.
Intrappolati nella realtà, gli uomini del nostro tempo sperano ogni giorno di poter evadere in un mondo di fantasia. Lo stesso capita ai coraggiosi viaggiatori che per la prima volta approdano in questa meravigliosa città chiamata 'Venezia', per sfuggire alla noia della loro routine. Qui incontrano l'esistenza meravigliosa dell'Arte Contemporanea e provano un'esperienza che diviene parte integrante del loro fantastico viaggio.